mercoledì 1 dicembre 2010

Attualità: Crisi istituzionale

Affermare che l’Italia stia attraversando soltanto una crisi di governo, è triste a dirlo, ma è riduttivo. Una crisi di governo si configura quando l’esecutivo non dispone più di una maggioranza in Parlamento che gli permette di governare. Ben diversa è invece la situazione attuale nel nostro paese. Giornalmente assistiamo  ad una mancanza di responsabilità, che coinvolge i poteri dello stato a 360 gradi. L’avviso di garanzia, che era nelle intenzioni del legislatore che lo ha introdotto, una funzione garantista, è diventato uno strumento di aggressione politica e mediatica. Il principio costituzionale della presunzione di innocenza fino alla condanna sembra non contare più nulla. La magistratura che ha il compito di amministrare la giustizia è perennemente sotto accusa,  ed i magistrati a seconda del giornale che leggi o del tg che ascolti, sono dei martiri o  degli aguzzini. Organi  dello stato si accusano reciprocamente di invasione di competenza.  La soluzione di coloro che questo clima hanno contribuito a creare è sempre la stessa, modificare la nostra “signora” Costituzione, riconosciuta dal diritto internazionale come una delle migliori se non la migliore al mondo. È inutile modificare la Costituzione  quando manca la “responsabilità”,  e questa mancanza di responsabilità che dovrebbe contraddistinguere la classe dirigente sta allontanando i cittadini e soprattutto i giovani, dall’interesse per la politica e dal rispetto per le istituzioni.  Anche per fare il più umile dei mestieri bisogna essere incensurati, non capisco perché i problemi giudiziari non sono un ostacolo per l’amministrazione della cosa pubblica? È normale che lo scontro politico si sia spostato dal parlamento alle aule di tribunale? È questo quello di cui abbiamo bisogno, necessitiamo di una stabilità di governo, impensabile con l’attuale sistema elettorale. Nemmeno in piena crisi i nostri politici hanno abbandonato gli interessi personali e di partito, per cercare una larga intesa con cui affrontare i problemi reali dei cittadini. E mentre Napoli è sommersa dall’immondizia, nelle tribune politiche in televisione la demagogia e la strumentalizzazione regnano. Non stupiamoci allora se il pubblico preferisce guardare il grande fratello.
No signori questa non è una semplice crisi di governo, questa è una vera e propria crisi istituzionale!!


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