lunedì 29 novembre 2010

Sport: La prima neve e le vecchie polemiche


A quanto pare questa prima neve, dopo aver bloccato prima del fischio d’inizio Bologna-Chievo ed altre sei partite in Lega Pro,ha lasciato tanti strascichi,oltre allo sconforto in tanti supporters che la domenica si recano negli stadi di tutta Italia. Ma è proprio questo quello di cui si discute oggi nelle sedi della Lega. Ancora una volta il calcio italiano si trova ad affrontare il degrado in cui versano i tanti impianti delle nostre città. Tanti quotidiani riportavano oggi lo sfogo del presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta che ha reclamato sulla questione stadi che impediscono il funzionamento del sistema calcio e lamentato uno scarso impegno del governo, che,a suo dire,al momento sembra avere cose più importanti da fare.
L'Italia è agli ultimi posti in Europa se non all'ultimo per quanto riguarda la sicurezza e l'accoglienza degli stadi, scavalcata in classifica da paesi in cui il calcio non è considerato neanche sport nazionale, ed è seguito da una minoranza del paese,come ad esempio Norvegia, Finlandia, Svezia,Estonia, Lituania e perfino la Bielorussia, paesi in cui nevica per più di 150 giorni all'anno, dove si vedono stadi all'avanguardia ,quasi sempre semivuoti (lo dico per esperienza diretta) e senza alcuna forma preventiva di sicurezza.
Allora la domanda è sempre la stessa: perchè in Italia, che ha uno dei tre campionati più seguiti al mondo e dove il calcio suscita più interesse anche della politica nazionale (statistiche alla mano) abbiamo impianti che tra tornelli,doppie entrate e gabbie, hanno più le sembianze di una prigione che di un sano luogo di sport?
E' davvero difficile dare una risposta; gli stadi sono ancora sotto la tutela dei comuni che non vogliono privarsene in alcun modo essendo per queste istituzioni solo fonte di guadagno e delegando le spese alle società, e quando è dai campionati del mondo di Italia 90' ,che nel nostro paese non si da importanza agli impianti sportivi, mentre in altre nazioni come Inghilterra e Germania  vengono considerati quasi un luogo sacro. Ancora una volta mi viene da dire che è una questione di mentalità, e che forse, quando in un paese che presenta problemi più seri, si aspetta l'intervento del governo per far fronte alla questione stadi, vuol dire che oltre agli impianti forse abbiamo anche una cultura sportiva di livello inferiore.

1 commento: